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Aperitivo gli italiani non ci rinunciano

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Nel mondo dei consumi fuori casa il rito dell’aperitivo è un settore solido e in crescita, ma anche in trasformazione verso un’esperienza gastronomica completa, dove il cibo diventa protagonista al pari del drink.

Secondo i dati della ricerca Cga by NIQ, il giro d’affari dell’aperitivo vale in Italia 4,5 miliardi di euro, evidenziando come questo rituale rappresenti ormai molto più di una semplice abitudine sociale. Questa tendenza si traduce in una domanda più esigente in termini di qualità, prestando attenzione al Km 0, alle certificazioni Dop, alla valorizzazione del territorio e alla cura nella preparazione che parte dalle materie prime.

Il binomio aperitivo-cibo, soprattutto, si rivela imprescindibile per l’85% dei consumatori, con il 31% che lo considera molto importante. Un dato che apre prospettive interessanti per la Food Industry: l’81% degli intervistati si dichiara disposto a pagare un sovrapprezzo per opzioni food premium, con il 45% disponibile a spendere fino a 5 euro in più e il 44% dai 5 ai 10 euro aggiuntivi.

Non è un caso, quindi, che sempre più aziende del settore alimentare stanno sviluppando linee dedicate per questo segmento. Citterio, ad esempio, ha lanciato una proposta di tapas italiane, reinterpretando la tradizione spagnola con salumi del territorio come prosciutto crudo, salame Milano e bresaola della Valtellina. Anche Martelli ha lanciato due specialità, perfette da gustare con un calice di bollicine: la Mortadella al Parmigiano Reggiano e la Mortadella al Tartufo. Veroni, infine, ha dedicato all’aperitivo la nuova campagna social ispirata agli Urban Cocktails più cosmopoliti e ai taglieri che celebrano le tradizioni e le tipicità made in Italy. La campagna fa seguito al progetto “La Sostanza dell’Aperitivo”, che mira a posizionare il brand come punto di riferimento per l’aperitivo di alta qualità.

Il futuro del mercato sembra orientarsi verso tre direttrici principali: la leggerezza, con l’espansione del segmento no e low alcol; la qualità certificata, con maggiore attenzione a ingredienti territoriali e sostenibili; l’abbinamento premium, che valorizza l’esperienza gastronomica complessiva creando nuove opportunità di business per l’intera filiera agroalimentare italiana.

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