Il cibo del futuro, secondo gli analisti, dovrà soddisfare il bisogno di una nutrizione più parca, etica e che sia sostenibile per l’ambiente. Un dibattito, quello sul cibo del futuro, dove emerge una costante tensione tra innovazione e tradizione, pertanto il futuro della nostra alimentazione potrebbe essere una fusione tra queste due dimensioni: l’adozione di nuove tecnologie alimentari, ma con la consapevolezza di ciò che siamo e delle radici culturali che ci legano al cibo.
La lista di alimenti sostenibili, attenti anche al benessere di un pianeta in affanno, rimette in gioco in una nuova veste di cibi “antichi”. E, parlando di food e futuro, non possiamo non parlare di “FOODART Trends – Il Menù del Futuro” il progetto di Unilever Food Solutions che individua otto tendenze che nel futuro si imporranno nella ristorazione.
Una delle tendenze è quella legata all’utilizzo in cucina delle proteine evolute, un tema che è stato approfondito e messo in cottura dallo chef Giuseppe Buscicchio Executive Chef di Unilever Food Solutions, il quale ha dichiarato che «le “Proteine Evolute” assumono un ruolo fondamentale nell’alimentazione, emergendo come elementi essenziali per promuovere la sostenibilità ambientale e il benessere personale». Per Proteine Evolute Chef Buschicchio intende: «fonti proteiche alternative a quelle di carne e pesce tradizionali come legumi e cereali, ma anche proteine meno comuni come le lumache, ingredienti regionali e prodotti fermentati. Tra questi ci sono legumi fermentati di ispirazione asiatica, che durante il processo di fermentazione acquisiscono gusti e consistenze nuove. Si può poi spaziare anche verso le proteine derivate dal latte, come i formaggi, che in Italia vantano un’incredibile varietà, e dalle uova, non solo di gallina, ma anche di quaglia, molto apprezzate in cucina» conclude lo chef.
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