Ristorazione e pizza, dove il grido è di allarme: nel 2024 sono stati oltre 19.000 i locali che hanno chiuso i battenti. Secondo gli esperti questa non è una crisi passeggera, ma una mutazione abbastanza brutale – lo riporta un articolo di Gabriele Pasca su Italia a Tavola. Tra costi in aumento, calo degli esercizi attivi e boom del franchising, la ristorazione italiana sparisce e lascia posto ai replicanti, pertanto, per sopravvivere, si avvia ad affrontare una trasformazione profonda che premia solo i format scalabili e mette in crisi bar, ristoranti indipendenti e cucina di mezzo.
Per Pasca siamo dentro una mutazione che tocca le fondamenta stesse del settore, il suo senso economico e persino il suo posto nell’immaginario collettivo; vi è poi una riscrittura feroce delle regole del settore, in cui chi non scala muore e la cucina indipendente finisce macellata tra i denti del franchising.
Effettivamente, la ristorazione commerciale in catena gode di una salute più che discreta: in aumento la sua quota di mercato, anche se resta minoritaria (10-12%), ma non mancano novità e investimenti anche cospicui e nuovi gruppi che si affacciano sul mercato Horeca del bel Paese, come Your Food srl che ha firmato un accordo di franchising esclusivo con The Wendy’s Company – uno dei principali marchi di QSR (Quick Service Restaurant) a livello globale e terzo marchio di hamburger nel mondo – per lo sviluppo di ben 170 nuovi ristoranti Wendy’s® in Italia entro il 2035, segnando un’importante accelerazione dell’espansione europea del brand.
I primi due ristoranti sono previsti per l’inizio del 2026 a Milano, ponendo le basi per una crescita sostenibile e duratura nel Paese che porterà, al raggiungimento dell’obiettivo, alla creazione di circa 5.000 nuovi posti di lavoro su tutto il territorio nazionale.
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