Testimonianza di Adele Gorni Silvestrini, sommelier FISAR e consulente marketing food&wine.
Maggio è, da tradizione, un mese carico d’iniziative per gli addetti e gli appassionati food&wine. Lunedì 5 maggio, intanto che a Milano si aprivano le porte di TuttoFood, io ero a farmi coccolare della famiglia Aliprandi a La Tabaccaia di Castrezzato (Brescia).
Tra i cortili e le immense sale di questo suggestivo ex tabacchificio d’inizio Novecento si snodavano i banchi d’assaggio dei produttori vinicoli partner, che dotano il catalogo di Aliprandi Bevarage Company di oltre 500 etichette.
Tra queste se ne trovavano in degustazione a La Tabaccaia circa 200, presentate da una quarantina di cantine italiane e francesi. “Terroir d’Autore” è infatti l’occasione per degustare i fiori all’occhiello della Selezione Boero: una gamma di vini di alta qualità destinata a ristoranti, enoteche e winebar rinomati.
Si tratta di etichette provenienti da aziende familiari, con un profondo legame con la tradizione del territorio e uno scrupoloso controllo della vigna da parte del produttore, sempre attento sia alla tutela dell’ambiente che alla salute dell’uomo: l’autentica punta di diamante del catalogo vino di Aliprandi. Mentre il mio catalogo personale della giornata, pur inserendo qualche eccezione, ho deciso di basarlo sulle bollicine. Ne riporto alcune tra quelle che mi hanno più colpito, provenienti da territori a me vicini.
Comincio con AlbinoPiona 130, un metodo classico da Corvina veronese in purezza e undici anni sui lieviti – 130 mesi circa appunto – senza alcun dosaggio e prodotto in meno di tremila bottiglie per celebrare i centrotrent’anni dell’azienda di Prabiano di Villafranca, una delle più rappresentative della DOC Custoza.
Tutti questi anni di permanenza sui lieviti hanno creato una stupefacente stratificazione all’olfatto di sentori di crosta di pane e delicatissime note di lievito, con un terziario non evoluto fine ed elegante. In bocca è deciso, cremoso e armonico, minerale e sapido, con note agrumate. Avvolge il palato con ricchezza e forza, ma la sua delicata effervescenza alleggerisce subito l’impatto, così che ne rimane solo una lunga, piacevolissima ed asciutta chiusura.
Poi mi sono recata nella zona espositiva dedicata alla Franciacorta, colpita dalle etichette in stile Art Nouveau progettate ad hoc per Aliprandi da Stefano, figlio di Battista Cola, dell’omonima azienda agricola di Adro. 10 ettari coltivati con maniacale dedizione ai ritmi naturali delle vigne ed il supporto degli enologi Alberto Musatti ed Andrea Rudelli regalano vini capaci di emozionare.
Con la sua freschezza sferzante, il Millesimato Dosaggio Zero 2019 fa brillare il bicchiere di un giallo paglierino luminosissimo ed al naso incanta con un tripudio di note floreali, agrumate e di pasticceria secca. Stesse note che si ritrovano poi anche in bocca, con una persistenza lunga e sapida.
Resto in zona per un altro millesimato. Questa volta è il 2018 Extra Brut diVilla, noto anche come “Extra Blu” per il memorabile color lapislazzuli che ne impreziosisce l’etichetta ma anche – ed è questa la vera motivazione ispiratrice – per fornire l’anteprima visiva dell’antico mare che ancora riemerge nei terreni della storica cantina di Monticelli Brusati, marne stratificate e rocce ricche di fossili.
Ne nascono, com’è facile intuire, vini con una mineralità impareggiabile, che confermo di aver ritrovato nell’Extra Blu, composto per la quasi totalità da Chardonnay, parzialmente a riposo in barrique per 6 mesi e poi con 48 mesi di affinamento sui lieviti, che contribuiscono ad arricchirne il bouquet. Una personalità d’olfatto e di gusto distintiva, che combina la delicatezza della mandorla, l’esuberanza dello zenzero e la freschezza del cedro.
Racconti variegati ed affascinanti che si riscrivono ad ogni assaggio, così sintetizzerei la mia esperienza a “Terroir d’Autore”.
Se l’obiettivo dell’evento era, anche quest’anno, far apprezzare i vini di vari territori, con le loro storie, tradizioni e peculiarità, e far conoscere le persone dietro questi straordinari prodotti, dalle espressioni curiose e soddisfatte dei presenti, posso garantire che la Squadra di Aliprandi Beverage è riuscita anche stavolta nell’intento.